La Terra di Mezzo

20141031_160328-picsayQuando comincio un libro, fin dalle prime pagine, cerco delle affinità con un personaggio, dei punti in comune per poter vivere la sua storia. Quando queste affinità sono forti, mi gusto il racconto nella testa, per tutto il giorno, fino a sera. Poi delego ad un segnalibro la memoria degli avvenimenti e mi addormento appagato.
Un attimo prima che il libro finisca, comincio una vita parallela nella Terra di Mezzo. Quando non è ancora calato il sipario sulla storia che sto leggendo, sono già alla ricerca di nuovi protagonisti ai quali accompagnarmi: comincio a cercare un nuovo libro! Un limbo entusiasmante tra vecchio e nuovo.
La vita nella Terra di Mezzo non è semplice: leggere qualcosa dello stesso autore? Sullo stesso argomento? Cambiare decisamente genere? Un bel tormento! Si perché, vivere nella Terra di Mezzo è un’esperienza surreale. Un viaggio astrale alla ricerca della stella cometa da seguire. E’ come se dovessi decidere che vita vivere nei giorni a seguire. Reporter, soldato di ventura, investigatore, cameriere, viaggiatore. Uomo, donna, italiano, giapponese, francese. Un inutile supplizio, tanto a decidere non sarò io.
I libri esercitano su di me una forma non ben definita di potere. Quando c’è un libro nelle vicinanze la mia attenzione subisce un’interruzione e si sposta su questo rettangolo di carta. Non riesco a distinguere se sono incuriosito dalla storia che può raccontarmi, o affascinato dall’oggetto. Sono tentato di rapirlo per poterlo tenere nelle mani. Questa ossessione, quando sono nella Terra di Mezzo, è incontrollabile. Non c’è cura e non voglio essere curato, voglio solo continuare a leggere.

Mi piacciono i libri di carta, le magliette con i disegni, le matite ed il vino, quello buono. Leggo, cammino, scrivo.

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